Il Questionario sulla Motivazione alla Lettura (QML) tradotto dal Motivation for Reading Questionnaire ideato da Wigfield & Guthrie, (1997), è stato validato nel contesto nazionale dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre afferente al Laboratorio di Didattica e Valutazione degli Apprendimenti e degli Atteggiamenti di cui è responsabile il Prof. Giovanni Moretti.
Il QML è un questionario che indaga le diverse dimensioni della motivazione alla lettura in bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni. Lo strumento è composto da 33 domande con le quali si chiede di posizionarsi seguendo una scala Likert a 4 punti, decidendo se la frase rappresenta una situazione “molto simile a me”, “un po’ simile a me”, “un po’ diversa da me” o “molto diversa da me”. Le frasi riportate nel questionario rappresentano alcune situazioni che riguardano la lettura principalmente nel contesto scolastico.
Il questionario restituisce un punteggio suddiviso in 4 dimensioni che corrispondono a: “Riconoscimento”, “Engagement”, “Competizione positiva” e “Condivisione e socialità”.
Il Questionario ha l’obiettivo di contribuire a far riflettere lo studente sul proprio profilo di lettore, aiutandolo a individuare strategie e nuove pratiche di lettura.
Il questionario, inoltre, ha l’obiettivo di fornire ai docenti e ai genitori un approfondimento sulle dimensioni della motivazione alla lettura.
Di seguito trovate una presentazione delle 4 dimensioni.
Riconoscimento
Questo fattore rappresenta l’interesse dello studente verso il riconoscimento sia da parte di terzi per le proprie letture, sia il riconoscimento che deriva dall’autovalutazione che viene fatta dallo studente per le proprie performance di lettura. Chi ottiene un punteggio alto in questo fattore è uno studente interessato a ricevere apprezzamenti o complimenti da adulti, quali gli insegnanti o i genitori, ma anche da amici. Allo stesso tempo si tratta di studenti che sentono di essere dei buoni lettori, di essere efficaci nel processo di lettura. Il riconoscimento viene ricercato sia attraverso il feedback delle persone ritenute importanti sia attraverso i risultati scolastici: ad esempio nei voti inerenti alle attività di lettura, o alla possibilità di essere inseriti, anche solo ipoteticamente, in una lista di buoni lettori.
Un punteggio alto in questo fattore identifica quindi un bambino lettore alla ricerca di conferme: uno studente che, nonostante riconosca a se stesso delle buone abilità in lettura, necessita di ricevere anche dall’esterno sostegno per essere motivato a fare sempre meglio.
Viceversa uno studente che ottiene un punteggio basso in questo fattore, è un lettore che non percepisce come importante l’approvazione degli altri nel campo della lettura.
Questo aspetto della motivazione alla lettura deve essere interpretato tenendo conto della fascia di età a cui è rivolto il questionario. Nella scuola primaria infatti il riconoscimento da parte degli insegnanti, così come dei genitori, è determinante per contribuire a far maturare nello studente la consapevolezza circa le proprie capacità. Rispetto alle strategie didattiche che possono essere adottate in riferimento a questa dimensione, è possibile introdurre forme di autovalutazione per contribuire a sviluppare la capacità di saper riflettere sulle proprie abilità e consolidare il senso di autoefficacia. Considerata l’importanza che viene attribuita dallo studente al riconoscimento degli insegnanti, si suggerisce di utilizzare una varietà di forme di restituzione del feedback, sia orali sia scritte. Nella formulazione del feedback è importante individualizzare il contenuto sulla base della conoscenza che si ha dello studente e della sua performance. I suggerimenti per migliorare le proprie letture sono in questo caso strategici per rafforzare il profilo del lettore. È importante non limitarsi quindi a un apprezzamento generico ma specificare il motivo per cui viene fatto tale apprezzamento.
Engagement
Con il fattore “Engagement” si fa riferimento alla dimensione della motivazione alla lettura che rappresenta un coinvolgimento attivo e dinamico da parte del lettore. L’interesse verso la lettura in questo caso nasce da una motivazione di tipo intrinseco che si manifesta in termini di curiosità, intesa come l’aspirazione ad apprendere maggiormente circa un argomento di interesse personale; di coinvolgimento, ovvero vivere la lettura intensamente sul piano emotivo tanto da perdersi nella narrazione, il preferire testi che trattando storie di fantasia, mistero, avventure, permettono di vivere esperienze di immaginazione; e di sfida, ossia un coinvolgimento che deriva dall’aver scelto di leggere testi complessi, lunghi e articolati che possono essere affrontati grazie alla forte energia prodotta dall’interesse.
Sia per chi ottiene un punteggio alto in questa scala, sia per chi ottiene un punteggio basso, si consiglia di verificare attentamente la capacità di comprensione del testo. Chi ottiene un punteggio alto potrebbe infatti rischiare di provare piacere nella lettura, non rendendosi però conto di comprendere poco il significato del testo. Nel tempo il bambino “del piacere” rischia, naturalmente, di diventare un non lettore. Individuare eventuali lacune nel processo di comprensione della lettura è possibile attraverso Prove di Comprensione della Lettura (cfr. Moretti) in grado di valutare analiticamente quali livelli di comprensione sono stati raggiunti su testi lunghi.
Se invece si rilevano risultati bassi nel fattore “Engagement”, si suggerisce di valutare se la mancanza di interesse verso libri complessi derivi da una insufficiente capacità di comprenderne il significato. Una volta verificata l’abilità dello studente è possibile ipotizzare l’introduzione di alcune strategie volte a incuriosire e a coinvolgere maggiormente il lettore nel processo di lettura. Ad esempio si può proporre la lettura integrata di diverse tipologie di testo. A seconda della fascia di età si potrà ipotizzare la visione del film oppure la lettura di e-book illustrati e interattivi su dispositivi mobili. Avvalersi delle nuove tecnologie può essere una risorsa per innescare un circolo virtuoso tra lettura a stampa e lettura in digitale. In particolare gli e-book illustrati e interattivi offrono la possibilità di leggere un libro con diverse funzioni multimediali tra cui la voce narrante, la musica, i suoni e la possibilità di interagire con lo schermo e quindi con la storia. La lettura in diversi formati è considerata una strategia efficace per stimolare la curiosità e favorire l’avvicinamento all’oggetto libro.
Competizione positiva
Il fattore “Competizione positiva” descrive l’aspetto della motivazione che rimanda all’interesse da parte dello studente ad essere migliore degli altri in lettura.
Chi ottiene un punteggio alto in questa scala è fortemente motivato ad impegnarsi al fine di ottenere risultati migliori in lettura rispetto ai propri compagni di classe. A questo aspetto si aggiunge anche la percezione di imparare di più leggendo rispetto agli altri. Sempre in una dimensione di confronto con gli altri, lo studente si posiziona positivamente in termini di efficacia della sua capacità di lettura. Il piacere che deriva da questi aspetti è quindi fortemente estrinseco. La motivazione risulta essere dipendente da un fattore esterno: i compagni di classe e il confronto con loro.
I risultati ottenuti in questo fattore devono essere contestualizzati e confrontati sia con i risultati derivati dalle altre scale (“riconoscimento”, “engagement”, “condivisione e socialità”) sia con i dati di sfondo del bambino lettore. Ad esempio, la competizione può essere positiva se vissuta in una dinamica ludica e può effettivamente essere fonte di energia per impegnarsi e dare del proprio meglio. In questo senso il docente dovrà porre attenzione al clima di classe e alla dimensione socio-emotiva per assicurarsi che ciascuno venga valorizzato e sappia interagire positivamente con i compagni e che la competitività non diventi un elemento che possa interferire negativamente nel processo di apprendimento.
Condivisione e socialità
Il fattore denominato “Condivisione e socialità” riflette come la lettura possa essere vissuta non solo esclusivamente come un’esperienza privata ma anche come un’attività collettiva da condividere insieme alla famiglia o agli amici che riconoscono a loro volta il valore della lettura.
Gli studenti che in questo fattore si distinguono con un punteggio alto dimostrano interesse nella condivisione della propria pratica di lettura della quale sono appassionati e che ritengono importante diffondere e vivere con le persone care. Il raccontare ciò che si sta leggendo, scambiarsi consigli di lettura, leggere insieme, sono tutti aspetti che caratterizzano un lettore consapevole del piacere di leggere e, per questo, interessato a far parte di una comunità di lettori. La dimensione sociale della lettura può essere una risorsa per non perdere nel tempo il piacere di leggere.
Naturalmente è importante che il bambino interessato a questa dimensione trovi un riscontro positivo nella realtà. In questo senso è importante sensibilizzare anche le famiglie nel predisporre tempi e spazi specifici dedicati alla lettura. Infatti, se nella prima infanzia la condivisione di storie e di letture viene praticata più frequentemente, con il tempo questa abitudine rischia di perdersi. È invece importante mantenere un interesso vivo, anche nel contesto familiare, verso le pratiche di lettura, favorendo lo sviluppo di tradizioni, allestendo piccole biblioteche o spazi dedicati alla lettura, e dimostrando la cura e l’attenzione nei confronti dell’oggetto libro. Le ricerche hanno dimostrato come la costruzione di un ponte tra scuola e famiglia è determinante per favorire la crescita di un lettore maturo e consapevole.
Nel contesto scolastico è altrettanto importante progettare attività che promuovano la dimensione sociale della lettura, come ad esempio la lettura condivisa ad alta voce di uno stesso libro, il gioco del Commesso Viaggiatore (cfr. Moretti), la promozione di gruppi di lettura. Si tratta di pratiche che, se inserite nella routine scolastica, possono contribuire ad alimentare la motivazione alla lettura. Sono attività di natura breve che possono diventare buone prassi sia a livello di classe sia a livello di scuola.
PER APPROFONDIRE
Il Questionario è stato oggetto di studi e ricerche che possono essere consultate facendo riferimento alle seguenti pubblicazioni:
Moretti, G., Morini, A., & Giuliani, A. (2019). Diventare lettori maturi e consapevoli: la validazione nel contesto italiano del Motivation for Reading Questionnaire. Journal of Educational, Cultural and Psychological Studies (ECPS Journal), (19), 105-122.
https://www.ledonline.it/index.php/ECPS-Journal/article/view/1665/1182
Morini, A. L. (2019). Il Questionario sulla Motivazione alla Lettura: uno strumento strategico per orientare i futuri lettori a partire dal Primo ciclo di istruzione. I problemi della pedagogia, 309-334.
Moretti, G. Il piacere della lettura. Seduzione e comprensione del testo nella scuola dell’obbligo, Anicia, Roma, edizione 2015.
Morini A.L., Leggere in digitale. Nuove pratiche di lettura nel contesto scolastico, Anicia, Roma, 2017.